La grande saga dei Florio che tornano dopo ” I leoni di Sicilia”

"L'inverno dei Leoni" di Stefania Auci
“L’inverno dei Leoni” di Stefania Auci

Vincenzo è morto e ora l’eredità della famiglia Florio è nelle mani di Ignazio e di suo figlio Ignazziddu. I leoni di Sicilia hanno vinto e, da semplici aromatari, sono diventati potenti e rispettati imprenditori. Palermo li ammira, li onora e li teme. Sono lontani i tempi della miseria e dei sacchi di spezie, ora hanno palazzi, fabbriche, tonnare, cantine, sete, gioielli e navi.

Il mare è il protagonista indiscusso di questa saga che attraversa un lungo periodo di storia raccontandoci tanti personaggi ed eventi che hanno reso la Sicilia un paese importante e contraddittorio. Dal mare arrivano i Florio, i quali, con determinazioni e tenacia non hanno timore delle correnti e si battono per affermare la loro posizione sociale ed economica.

“Il mare porta rispetto solo a chi lo rispetta. È generoso: dà il pesce e il sale per il nutrimento, dà il vento per vedere le barche, dà il corallo per i gioielli di santi e di re. Ma è anche imprevedibile e, in ogni istante, può riappropriarsi con violenza di quei doni. Il mare è confine aperto, in continuo movimento”.

“L’inverno dei leoni” di Stefania Auci edito da Nord è un’opera completa, complessa. Pensavo di leggerla velocemente sotto l’ombrellone come avevo fatto con “I leoni di Sicilia” e invece ho dovuto concentrarmi, munirmi di matita per sottolineare i punti più articolati e rileggere le parti storiche per non perdere il filo di una storia grandiosa.

Stefania Auci ha impiegato sei anni per scrivere questo romanzo che si basa sia su fatti documentati che su situazioni e figure immaginate o rielaborate per esigenze narrative. Nella nota finale, l’autrice spiega il suo pensiero e le difficoltà incontrate nell’analizzare in tutta la sua interezza una famiglia che ha illuminato per un lungo istante l’Italia e l’Europa.

Uomini indimenticabili si alternano ad altri insopportabili. Quanto ho detestato inizialmente Ignazziddu. Non riuscivo a comprenderlo, ma sul finale sono diventata più clemente verso di lui.. Il peso della responsabilità è troppo impegnativo per un carattere debole come il suo. Prova ad assomigliare al padre, ma quanto è difficile dedicarsi solo al lavoro e all’amore per un’unica donna.

Franca sua moglie è la regina di questo libro: bella, affascinante, innamorata e gelosa. Affamata d’affetto, è costretta a nascondersi dietro una corazza per non mostrare a Palermo e al mondo intero le sue debolezze e le sue paure. Lei è una Florio e come tale si deve comportare. Nella buona e nella cattiva sorte deve apparire forte e distaccata.

“Franca deve conquistarsi il suo posto tra i Florio e Palermo perché così deve essere. Non ci sono alternative. E può farlo solo trovando dentro di sé la forza e il distacco necessari. Deve lasciarsi scorrere addosso tutto quello che la fa soffrire. Deve costruire mura di cinta intorno alla sua anima”.

La suocera Giovanna e la cognata Giulia sanno bene quanto sia alto il prezzo da pagare per essere intoccabili e fiere. Le donne di casa Florio sono diverse tra loro, ma accomunate dalla consapevolezza degli oneri e degli onori che comporta l’essere mogli di uomini tanto ricchi ed influenti.

Questo secondo volume si presenta più articolato del primo, c’è tanta storia, politica e una dettagliata descrizione dei tempi che cambiano. Pagina dopo pagina si assiste all’ascesa e alla discesa dei Florio, Palermo da luogo di massimo splendore si trasforma in una città con problematiche, violenza e scontenti.

Stefania Auci è stata brava, anzi bravissima nel regalarci un affresco tanto completo e, se in alcune parti si dilunga rendendo la lettura un po’ pesante, non la si può criticare perché l’impresa che ha compiuto è ammirevole. Porterò a lungo nel cuore sia i “Leoni di Sicilia” che “L’inverno dei Leoni” perché i Florio mi hanno emozionata, commossa e trasmesso tutto l’ attaccamento alla loro isola e alle acque cristalline che la circondano.

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Questo articolo ha un commento

  1. Michela

    Libro con tante parti storiche. Mi è piaciuto molto di più i Leoni di Sicilia

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