La Stasi si può nascondere ovunque anche dietro il lavello di casa e Claudia lo sa bene.

Il tema della divisone della Germania dopo l’inizio della Guerra Fredda è stato affrontato da diversi autori. Ho da poco letto “Il cielo diviso” di Christa Wolf e ne sono rimasta entusiasta.
Claudia Rusch nel suo libro “La Stasi dietro il lavello” edito da Keller ci racconta, attraverso uno sguardo attento e critico, la vita degli abitanti della DDR, la Repubblica Democratica tedesca, e le difficoltà di vivere in un paese spaccato in due non solo dal punto di vista dei confini geografici.
Claudia impara fin da bambina a non fidarsi dei poliziotti e a non esprimere liberamente le proprie idee perché la Stasi, ovvero la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della DDR o Germania dell’Est, si può nascondere ovunque anche dietro il lavello di casa.
“Improvvisamente c’era la Stasi dappertutto, uomini in divisa o in borgese. Seduti nelle loro Lada davanti alla casa, ci sorvegliavano, ci pedinavano, ma non erano autorizzati a rivolgerci la parola. A volte si nascondevano come lepri dietro agli alberi.”
Per lei non è facile passare inosservata perché è brillante e arguta e i suoi genitori sono vicini agli ambienti della dissidenza politica. Quanto è complicato non poter gridare il proprio desiderio di viaggiare, visitare Parigi, studiare materie umanistiche e accettare le tante limitazioni imposte.
Non ci si può fidare di nessuno!!!
Tra continue paure, vessazioni e persecuzioni, Claudia trascorre la sua infanzia e adolescenza, fa le sue prime esperienze a scuola, in amore e in amicizia. Claudia, nonostante le difficoltà, ha sempre il sorriso e la sua sottile ironia le permette di andare avanti e non mollare.
Arriva poi la svolta, il diploma di maturità e la caduta del Muro:
“La coincidenza più felice della mia vita è stata probabilmente la simultaneità del mio diploma di maturità e la fine della DDR. La Germania unita era in assoluto la più grande opportunità che mi potesse offrire la maturità. Il mondo si apriva con tutte le sue possibilità nel momento in cui diventavo ufficialmente adulta, Che timing. Roba da film hollywoodiano”.
Come in un film hollywoodiano, Claudia assiste a ciò che sembrava impossibile: la riunificazione della Germania. Finalmente le si prospettano nuove opportunità e la possibilità di condurre un’esistenza diversa. L’idea di una sola Germania è però estranea a lei come ai suoi concittadine che improvvisamente si trovano spaesati. Non conosce nessuno nell’altro settore della città e non ha mai incontrato un tedesco occidentale.
Claudia Rusch riesce nel suo intento: narrare il prima, il durante e il dopo.
Per coloro che sono stati condizionati fin da piccoli dalla Stasi e da un sistema politico rigido e dittatoriale, è difficile abituarsi alle nuova libertà. Il processo di accettazione da parte della popolazione non è semplice. Claudia Rusch, con questo romanzo autobiografico e una scrittura originale e veritiera, ci mostra tutto ciò con gioia di vivere, amore e speranza.
Lei, il suo più grande desiderio riesce a realizzarlo, dopo tante peripezie capisce cosa vuole veramente fare e questa rivelazione la porta nel luogo dei sui sogni.
Grazie del consiglio di lettura