Un giallo coinvolgente con una protagonista alla quale è impossibile non affezionarsi.

Dopo “Operazione Athena” e “Il nero sta bene su tutto” Luigi Irdi è tornato con una nuova avventura e un noir che tiene incollati alle pagine. L’autore romano ci attira con ingegnosa competenza a una lettura scorrevole ed espressiva regalandoci una protagonista superba, nei confronti della quale non si può che provare simpatia ed empatia. Sara Malerba, nel corso dei vari romanzi, si è evoluta, è maturata e ora è una donna più sicura di sè, caratterizzata molto bene, con una grande umanità unita ad un’indubbia professionalità.

Lei non è più solo un semplice sostituto procuratore con il taccuino rosso, la fobia dell’autostrada e una grande passione per il cinema, bensì una figura femminile articolata, conscia delle sue doti e al contempo giusta e corretta. La corruzione e la malafede sono due parole con le quali si trova sempre in disaccordo. Lei è costantemente alla ricerca della verità anche se scomoda e faticosa da svelare.

In “La parabola dell’anguilla” edito da Nutrimenti, Sara Malerba si trova a dover risolvere un caso complesso che si presenta come una sorta di labirinto. A Torre Piccola viene ritrovato in una discarica il corpo senza vita di una suora molto attiva nel sociale e conosciuta in città. La scienza forense afferma che la causa della morte sia legata ad una malformazione cardiaca e dunque dovuta a cause naturali, ma per Sara alcuni dettagli non tornano e di conseguenza opportuno non archiviare il procedimento senza aver prima esaminato tutte le dinamiche.

“Dal groviglio di plastica spuntava una cuffia bianca gocciolante segnata da un bordino d’ intenso azzurro. Il volto della donna, ciò che ne rimaneva, era rigato dal sangue rappreso sotto le orbite oculari e le labbra dischiuse, anch’esse lacerate, mettevano in mostra denti candidi e regolari”.

Sara Malerba inizia le sue indagini e, accompagnata dal maresciallo Bernardi e dall’appuntato Cantatore, scopre verità scomode e pericolose. Tante domande e poche risposte. Facendo spesso ricorso agli insegnamenti del suo maestro e mentore Lello, Sara non si ferma alle apparenze e vuole approfondire. Perché suor Sofonisba è morta? Se c’è anche una minima possibilità che possa essere stata uccisa lei lo vuole scoprire.

L’intera vicenda si svolge tra un antico convento del XII secolo, il greto di un fiume, le strade e i luoghi di un paesino che nasconde misteri e segreti. Le descrizioni delle ambientazioni sono precise, dettagliate e Irdi è abile nel renderle famigliari al lettore. Ho apprezzato tanto l’aranceto, i suoi colori e i suoi profumi, l’attenzione rivolta alla natura e ai fiori.

La parabola dell’anguilla” è un libro avvincente e ricco di riferimenti alla letteratura classica, alla filosofia, alla scienza.  È un suggestivo mix di realtà e finzione. Temi attuali s’intrecciano ad antiche leggende. Non è un giallo scontato, ma un romanzo ricco di suggestioni e sfumature. L’attenzione dell’autore è rivolta sia al mettere insieme i pezzi di un puzzle articolato, sia a definire e raccontare la parte psicologica e umana dei suoi personaggi.

“Impara a guardare le cose dall’alto. Non sai come cambia la prospettiva” dice la mamma di Sara alla figlia e quest’ultima promette di segnarsi questa frase. Sono curiosa di sapere se lo farà sul serio! Dunque non mi resta che aspettare il prossimo romanzo di Luigi Irdi e lasciarmi condurre in un nuovo avvincente viaggio nel mondo della suspense e del mistero.

LUIGI IRDI

Luigi Irdi romano, ha lavorato per oltre 40 anni nei giornali (Corriere della SeraL’EuropeoNational Geographic Magazine, Il Venerdì di Repubblica). Ha scritto romanzi, saggi, canzonette. Con Nutrimenti ha pubblicato Operazione Athena (2020), esordio della PM Sara Malerba, Il nero sta bene su tutto (2021).

Questo articolo ha 2 commenti

  1. luigi

    Grazie! Splendida recensione!

    1. Giorgia

      Grazie a te per aver scritto un libro tanto piacevole e bello.

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