Il treno dei bambini

Oggi venerdì 3 Gennaio festeggio il mio compleanno, ridendo e scherzando sono arrivata a 44 anni e non sono più una ragazzina. Per l’occasione ho scelto di parlarvi di un libro che mi ha regalato tante emozioni “Il treno dei bambini” di Viola Ardone edito da Einaudi Stile Libero.

Il protagonista Amerigo mi ha completamente conquistata con il suo candore, il suo umorismo e la sua dolcezza. Amerigo è un bambino sveglio, intelligente e sensibile che affronta le difficoltà della vita sempre con il piglio giusto. Le sue avventure tra i vicoli di Napoli, il suo viaggio in treno verso il Nord, le sue paure e le sue gioie mi hanno emotivamente coinvolta e commossa.

La sua purezza d’animo è disarmante, io sono entrata in empatia con lui dal momento in cui parla della sua passione per le scarpe perché non ne ha mai avute un paio suo, a quello in cui dice che lui non ha mai festeggiato un compleanno e che non è abituato a “stare” contento. Amerigo osserva e non si dispera, anche nei momenti in cui è spaventato non si abbandona allo sconforto, è un piccolo eroe che con coraggio e determinazione guarda avanti

Attraverso la sua figura, l’autrice narra un momento delicato della storia d’Italia, il dopoguerra ed in particolare si sofferma sull’iniziativa del partito comunista di far trascorrere alcuni mesi nel Settentrione a molti bambini del Sud per strapparli dalla miseria dopo l’ultimo conflitto. Ci parla di accoglienza e non di carità senza cadere mai nella banalità e nel patetico e di come accettare di vivere lontano da casa sia doloroso e difficile.

“Da un lato c’era mia madre e dall’altro tutto quello che desideravo: una famiglia, una casa, una cameretta solo per me, ma ho provato anche tanta vergogna. L’accoglienza, la solidarietà, come dici tu, ha anche il sapore amaro, per entrambi le parti, per quelli che la danno e per quelli che la ricevono. Per questo è così difficile. Io sognavo di essere come gli altri. Volevo che dimenticassero da dove ero venuto e per quale motivo. Ho avuto molto, ma il prezzo l’ho pagato per intero, ho rinunciato a tanto.”

Un romanzo intenso, doloroso, di formazione, Amerigo soffre per la separazione da sua mamma e dai suoi affetti, ma non si lamenta mai perché è consapevole che certi distacchi sono necessari per diventare grandi.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Narrativa
  • Commenti dell'articolo:7 commenti

Questo articolo ha 7 commenti.

  1. Michela

    Gio i tuoi consigli di lettura sono sempre interessantissimi. Ho letto parecchi libri che hai recensito e mi sono piaciuti tantissimo!! Grazie

    1. Giorgia

      Leggere questi commenti, mi fa molto piacere.

  2. maura

    Carissima Giò, anche questa volta il tuo consiglio si è rivelato vincente.
    Appena ho terminato Patria (sempre segnalato da TE), sono corsa in libreria ed ho acquistato “il treno dei bambini”
    Una bella scoperta, un romanzo pieno di tenerezza ma anche di ironia e di amarezza,
    Una storia di separazione e di solidarietà, narrata dal piccolo Amerigo, un bambino che viene catapultato in due mondi molto diversi e che lo segneranno per sempre.
    Consigliatissimo!

    1. Giorgia

      Cara Maura, sono molto felice che il libro ti sia piaciuto. Amerigo resta nei nostri cuori e immaginavo che , con la tua sensibilità letteraria, lo avresti amato.

  3. Michela

    Gio anche io ho letto il Treno dei bambini un libro dolcissimo.

    1. Giorgia

      Mi fa molto piacere.Un libro bellissimo

    2. Giorgia

      Siamo già in tre qui sul blog ad averlo amato, speriamo si uniscano altri lettori.

Lascia un commento