"Il male degli angeli" di Luisa Gasbarri
“Il male degli angeli” Luisa Gasbarri

” Il male degli angeli ” di Luisa Gasbarri è un thriller che porta alla luce una storia spaventosa e ricca di suspence.

Era da un po’ di tempo che non leggevo un thriller e avevo voglia di una bella storia coinvolgente e ricca di suspence. “Il male degli angeli” di Luisa Gasbarri edito da Baldini+Castoldi è risultata un’ottima scelta e sono soddisfatta di aver trovato un buon mix tra mistero e storia.

In questo romanzo l’indagine della protagonista Sara su una serie di omicidi efferati si collega al passato e a fatti che nessuno sembra volere fare riaffiorare. Le donne trovate uccise sono state tutte torturate e poi bruciate. Sembra trattarsi di omicidi rituali e, con testardaggine e determinazione, Sara cerca di risolvere un caso ricco di suspence e colpi di scena.

Il fatto che le vittime avessero anche i capelli lunghi risulta un indizio importante per stabilire un collegamento con la società esoterica Vril fondata in Germania nel 1921 per studiare e approfondire le origini della razza ariana.

In questo giallo inquietante e magnetico Luisa Gasparri spinge il lettore in una spirale d’interrogativi e a fare i conti con le tante facce della malvagità:

“Sull’amore ci si può sempre ingannare, il fraintendimento è ognora possibile: l’odio soltanto non ammette ambiguità, ombre, incertezze. L’odio soltanto è sincero comunque, fino in fondo fedele a se stesso. E, come con le ossessioni, per liberarsene bisogna soggiacervi in perfetto, totale abbandono.”

Non ero a conoscenza del legame tra il nazismo e il sovrannaturale e questa lettura mi è stata utile per approfondire l’argomento e documentarmi meglio.

Ho scoperto l’esistenza di Maria Orsitsch e di altre medium e mi sono resa conto, ancora una volta, della follia umana. Il desiderio di creare un disco volante come arma potentissima di guerra, porta Hitler e alcuni dei suoi più stretti collaboratori a circondarsi di “angeli del male” e a stringere con loro pericolose alleanze.

Queste figure femminili vengono descritte nel romanzo con gran abilità. Non a caso l’autrice è anche una sceneggiatrice e per diversi aspetti ho trovato alcune parti adatte ad una trasposizione cinematografica.

Mi è piaciuta anche la caratterizzazione di Sara che sceglie di entrare nell’Interpool quasi per sfida verso la rigida famiglia di origine ebraica e a fare i conti con una realtà che non si sarebbe mai immaginata. Tra Roma e Berlino, in compagnia del suo originale collega e del suo istinto, riesce a trovare un nesso e un filo conduttore che le permette di trovare la verità nell’incredibile e far pace con i propri turbamenti.

“La verità che la Storia ci insegna è che la verità più scomoda va ad annidarsi spesso nell’incredibile. E poiché l’incredibile è per sua natura indicibile, si tratta di un modo davvero efficace per rendere muta qualsiasi rivelazione”.

Questo articolo ha un commento

  1. Michela

    Io adoro i gialli ma non ho ancora letto questa proposta

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