Una bella storia che si legge tutta d’un fiato sul mondo dei college inglesi e su un desiderio umano spesso sottovalutato: la vendetta.

Ho iniziato a leggere “Il Club” di Takis Würger edito da Keller che ha catturato subito la mia attenzione. In poche ore sono arrivata all’ultima pagina senza rendermene conto. Ho divorato questo romanzo sull’amore e la violenza, ambientato nel mondo snob dei college inglesi.
Hans, il protagonista, dopo la morte dei suoi genitori cresce solo e senza amici in un collegio di Gesuiti. E’ un giovane inesperto che nutre una grande passione per la boxe. Suo padre quando era ancora in vita gli ha regalato un paio di guantoni con lo scopo di allenarsi per imparare a reagire ai soprusi.
“Quel giorno a cena mise accanto al mio piatto due guantoni da boxe di pelle nera. Disse che nella vita il più delle volte era tutto grigio, ma che a volte c’era soltanto giusto o sbagliato, e che quando i più forti facevano del male a uno più debole, quello era sbagliato”.
Hans capisce in fretta che la vita è una lotta continua e che per sopravvivere ti devi guardare le spalle. Quando riceve la lettera della zia Alex è pronto per affrontare una grande sfida: partire per Cambridge, frequentare le lezioni e aiutare la sorella di sua madre a far luce su un crimine spregevole.
“Mi aveva assegnato un ruolo che non faceva per me, dovevo recitare la parte di una specie di spia ed essere coraggioso, ma non ero bravo a simulare, né fino ad allora avevo avuto molte occasioni di mettere alla prova il mio coraggio.”
Takis Würger scrive un thriller avvincente e lo ambienta in un luogo insolito e attuale. Cambridge non è solo una prestigiosa università del Regno Unito, ma anche simbolo di potere, ricchezza e tradizioni. Hans si scontra con una nuova realtà. Da una parte ne è attratto, dall’altra ne è anche spaventato. Sarà in grado di farsi accettare dai rampolli dell’alta borghesia e troverà il modo per distinguersi?
“A Cambridge esistono solo due tipi di persone. Quelli assurdamente ricchi e quelli che cercano di sembrare più ricchi di quanto non siano”.
Con furbizia e determinazione, Hans non solo riesce ad entrare nell’elitario Pitt Club, ma anche a primeggiare nelle gare e a fare amicizia con ragazzi molto differenti da lui. In diversi punti sembra cedere alla tentazione di appartenere a quel mondo solo apparentemente dorato.
Violenza, misoginia e malvagità regnano indisturbati tra giovani studenti dall’aspetto impeccabile e appartenenti alle famiglie più facoltose d’oltre Manica.
Sul protagonista prevale il buon senso. Gli insegnamenti dei suoi genitori, dei suoi allenatori e l’amore per Charlotte gli aprono gli occhi su un campus con più segreti di quanto possa immaginare.
“Il Club” è un romanzo breve dallo stile diretto e scorrevole. Come durante una sfida sul ring ci sono momenti di tensione altissima e il desiderio di primeggiare a tutti i costi.
E la vendetta?
Il libro ci regala anche una brillante riflessione su questo desiderio umano spesso sottovalutato ma molto pericoloso.