“Il buio oltre la siepe” di Harper Lee

“Perché poi i cosiddetti benpensanti diventino pazzi furiosi quando succede qualcosa in cui è implicato un nero, è una cosa che ho rinunciato a capire.”

Il mondo degli adulti visto con gli occhi di una bambina è uno degli aspetti che rende “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee edito da Garzanti un classico disarmante, potente e indimenticabile.

Avevo letto questo romanzo da ragazza e avevo provato solo un grande senso di rabbia e impotenza verso i protagonisti e le ingiustizie subite dai più deboli. Ora, da adulta e dopo una rilettura più matura, ho fatto delle riflessioni più profonde e mi sono resa conto della ricchezza di questo testo senza tempo.

La piccola Scout vive con il padre avvocato Atticus e il fratello Jem nel paesino di Maycomb nel Sud degli Stati Uniti. È spensierata e libera tra scorribande e comportamenti che non sembrano ortodossi alle signore “per bene”. Scout è divertente, intelligente e molto acuta per la sua età e queste sue caratteristiche la rendono una spettatrice speciale.

Il suo racconto è ironico e al contempo pietoso e veritiero e accosta le avventure giocose con gli amici alle vicende tragiche e violente che accadono negli anni in cui il razzismo è ben radicato nella società.

Lei assiste sgomenta al processo di Tom Robinson, un lavoratore di colore che viene ingiustamente accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca. Nonostante l’impegno di Atticus a dimostrare l’innocenza dell’uomo, quest’ultimo viene condannato a morte.

Scout si rende conto di come i valori che le sono sempre stati insegnati si scontrino con la cattiveria di alcuni individui e come sia difficile sperare in un cambiamento in positivo in un mondo in cui sembrano prevalere l’odio e la malvagità. Lei e suo fratello sono stati educati alla tolleranza e alla giustizia e per questo si trovano spaesati nel veder manifestato tanto rancore e atrocità dai loro stessi concittadini.

Ho trovato attuali le tematiche di questo libro che è ancora oggi un monito a non lasciarsi sopraffare dal disprezzo e dalla paura del diverso e a lottare sempre per i propri ideali e le proprie certezze.

In un passaggio Atticus dice:

“Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l’unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.”

Ho sottolineato più volte questa frase perché racchiude tutta la grandezza di un personaggio coraggioso, giusto e leale. Un vero eroe che cerca di trasmettere ai figli il senso dell’onore in un mondo corrotto e spietato. Il messaggio che mi è arrivato in questa seconda lettura è di speranza e Harper Lee è riuscita a scrivere pagine di una bellezza straordinaria e descrivere il significato del vero coraggio. Un’impresa che solo una autrice eccellente poteva compiere con tanta bravura.

“Il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta succede.”

Ringrazio le mie compagne di avventura del gruppo: “ifantasticilibridelpremiopulitzer” con cui mi sono potuta confrontare. Di seguito vi lascio anche alcuni dei loro pareri:

Enrica @una.bionda.tanti.libri

Questo è un libro che tutti dovrebbero leggere, raccontato attraverso gli occhi innocenti di una bambina che affronta temi come razzismo e le ingiustizie di genere in modo molto semplice, penso sia un libro adatto anche ai più piccoli ma che se riletto da adulti viene apprezzato ancora di più. All’inizio il racconto deve un pó ingranare ma quando inizia a parlare del processo mi ha completamente catturata, si legge davvero tutto d’un fiato.

Silvia @50paginealgiorno

 Questo libro, pur essendo ambientato in Alabama in una piccola comunità, è uno specchio estremamente attuale di come purtroppo ancora oggi nella maggior parte dei casi ci relazioniamo dei confronti di chi è diverso da noi, di chi ci appare così lontano e oscuro rispetto al nostro stile di vita, come chi si trova nel buio oltre la siepe.

Manuela @libraila


È un romanzo che mi ha coinvolto particolarmente, mettendo un po’ in discussione uno dei miei personaggi letterari preferito, quell’ #atticusfinch, padre della protagonista, che nel primo libro era stato grande esempio di integrità morale, forza e intelligenza.
Anche Scout, oramai ventiseienne, è ben diversa dalla bambina che è stata, anche se ritroviamo lati del suo spigoloso carattere, nella donna che è diventata.

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Silvia

    Mi è piaciuto molto vedere come la tua interpretazione del libro sia mutata con la rilettura fatta a distanza di anni

  2. Enrica

    Mi ha fatto tanto piacere leggerlo con voi! E grazie tante per avermi citata!

  3. Michela

    Non ho ancora letto questo libro però mi ispira molto

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