“Gente per bene” di Zoe Whittall tradotto da Alessandra Ricciardi per Elleboro che ringrazio per la graditissima copia e per la collaborazione.

Nella cittadina di Avalon Hills, la famiglia Woodbury è perfettamente integrata: George è padre ed insegnante modello, eletto uomo dell’anno per aver salvato la figlia da un’aggressione a scuola, Joan è una brava infermiera e madre premurosa, Sadie la prima della classe ed infine Andrew è un ragazzo con una buona posizione lavorativa a New York.

Gente per bene, a cui tutti portano rispetto e stima, fino a quando la polizia non bussa alla porta di casa e arresta George con l’accusa di aver molestato alcune alunne durante una gita scolastica.

Per la famiglia Woodbury inizia un vero e proprio calvario, la comunità la emargina e prende di mira non solo l’accusato, ma anche sua moglie ed i suoi figli provocando una vera e propria frattura nell’animo dei personaggi.

Un romanzo inteso e profondo che descrive perfettamente il dramma dei protagonisti che vedono andare in frantumi le loro certezze e le loro vite. In un crescendo di tensione, incredulità e paura, assistiamo allo sfacelo di questa famiglia apparentemente perfetta. Un romanzo da leggere con attenzione per poter cogliere le tante sfumature dell’animo umano nel momento in cui si trova a dover difendere la persona che ama mentre lotta contro l’idea che possa essere colpevole.

La Whittal insinua il dubbio nel lettore stesso che partecipa al dolore dei Woodbury, lo coinvolge completamente e questa sua abilità rende “Gente per Bene” un ottimo romanzo.

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